L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, dargli spazio.
Marco Polo in "Le Città Invisibile"
Problema de teologia: O que é e onde está o inferno? São os outros, somos nós? É o inferno urbano? O inferno pode ser bucólico?
Demonstre a existência (ou inexistência) do Inferno.
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